Un angolo a cielo aperto.
Foto da westwing.it
In ogni casa penso esista un piccolo balcone, o terrazzo, o cortile, “svalutato”, utilizzato magari come luogo di sgombero, o semplicemente come suolo su cui si transita limitatamente alle routines domestiche.
Eppure, con dei piccoli e mirati accorgimenti, possiamo trasformarlo nel vero cuore salvifico della casa, promuovendolo ad angolo in cui rifugiarsi, per trovare quel relax a cielo aperto di cui, in questo periodo di restrizioni soffocanti, abbiamo sempre più viscerale bisogno.
Che sia con una comoda e avvolgente seduta su cui chiacchierare con un’amica, o su cui sprofondare nella lettura di un buon libro; che sia con uno scaffale su cui far sviluppare il nostro rigoglioso giardino verticale; o che sia ancora con un mini tavolo da incastonare alla ringhiera del balcone, identificando una confortevole e personale area di attività per lo smart working, questo sarà diventato oramai uno spazio polifunzionale insostituibile ed irrinunciabile.
Non più un luogo marginale, ma un prolungamento pulsante della casa.
Qualunque sia la finalità che vogliamo riservare a questo ambiente, lo potremo ulteriormente personalizzare e rifinire con oggetti decorativi o di supporto. Una ghirlanda luminosa, qualche lanterna sospesa o da terra, dei tappeti dal sapore etnico, andranno ad esempio ad ovattare ancor più quell’atmosfera di intimità legata alla conversazione o alla riflessione, così come dei paraventi per proteggere la privacy. Una scaletta da parete in legno o in metallo su cui appendere dei portavasi, andrà ad ampliare il nostro desiderio di verde e di natura. E nella pausa lavoro un carrello portavivande ci fornirà tutto il necessario per un valido ristoro.
E se vogliamo dar nuova vitalità allo spazio che abbiamo sotto ai nostri piedi? Le piastrelle a incastro, in legno, o in prato sintetico, non deluderanno certamente anche le più ambiziose aspettative.
Lealu vi prende la mano e vi propone una prima carrellata di articoli per stuzzicare la vostra personale ispirazione. Dunque… all’opera!
